BYD punta sull’Europa: l’Italia tra le candidate per la nuova mega-fabbrica

BYD punta sull'Europa - Stella Li

Il colosso cinese dell’auto elettrica accelera l’espansione nel Vecchio Continente e guarda al nostro Paese per la sua prossima base produttiva.

BYD continua a correre verso l’Europa con obiettivi chiari: diventare uno dei tre maggiori costruttori automobilistici europei entro cinque anni. Ma la strategia non si ferma più alle spedizioni via mare. Il gruppo cinese, oggi primo produttore mondiale di veicoli elettrici e plug-in hybrid, punta a consolidarsi nel continente con una presenza industriale diretta.

Italia in corsa per la seconda fabbrica europea

Durante il Salone dell’Auto di Monaco, la vicepresidente esecutiva Stella Li ha annunciato che l’Italia è ufficialmente nella short list per ospitare il secondo impianto europeo di BYD, dopo quello già avviato in Ungheria. Una notizia importante per il nostro Paese, che potrebbe tornare protagonista nella manifattura automotive internazionale.

Tuttavia, Li non ha nascosto le difficoltà legate a energia costosa, burocrazia complessa e infrastrutture non sempre all’altezza. Tre fattori che potrebbero pesare nella scelta finale.

Obiettivi rivisti, ma vendite in crescita

Nel frattempo, BYD ha deciso di rivedere al ribasso i target di vendita per il 2025: da 5,5 a 4,6 milioni di veicoli, con una contrazione del 16%. Una revisione dovuta in parte alla feroce concorrenza nel mercato interno cinese, che ha contribuito a un calo degli utili del secondo trimestre del 30%.

Ciononostante, l’azienda ha segnato comunque un +7% nelle vendite su base annua, dimostrando una tenuta notevole in un mercato in rapida trasformazione.

Possibili acquisizioni in Europa: tecnologia al centro

Tra le mosse strategiche future, non si esclude l’acquisizione di aziende europee, specie in ambito tecnologico. L’approccio resta chiaro: investire sull’innovazione.

“Siamo la Apple dell’automotive”, ha dichiarato Stella Li, sottolineando la centralità dell’alleanza con Nvidia per lo sviluppo della guida autonoma e di nuove piattaforme software.

Estremi tecnologici: verso i 500 km/h

Non solo auto da città: BYD spinge anche sulle prestazioni estreme. Il marchio di fascia alta YangWang, parte del gruppo, ha già portato la sportiva elettrica U9 a 472 km/h, e l’azienda ha già dichiarato l’ambizione di raggiungere quota 500 km/h.

Tuttavia, l’innovazione per BYD non è solo sinonimo di velocità. La guida autonoma è vista come un fattore chiave per la sicurezza e il comfort, destinato a diventare uno standard anche nei modelli più accessibili.

BYD nella Top 100 globale

Grazie alla sua rapida crescita, BYD è entrata nella top 100 della classifica Fortune Global 500, posizionandosi al 91° posto. Un traguardo che riflette la sua leadership globale: oggi è prima al mondo per vendite di veicoli elettrici e plug-in hybrid, con una strategia industriale che punta a radicarsi anche in Europa.

Related posts

Leave a Comment

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.